Quando i giornalisti non sanno scrivere, quello che i giornalisti non dicono – 1° puntata

Inauguro una rubrica per far notare le incongruenze degli articoli di cronaca.

Partiamo col primo.

Parroco in perizoma, denunciato
In vacanza sul lago di Garda, si sarebbe “toccato” più volte davanti a un bambino.

Ah, sì? Sentiamo… 

L’avevano notato fin dal giorno del suo arrivo a Torri del Benaco, perché quel signore, per età e ruolo, forse avrebbe dovuto scegliere costumi da bagno meno vistosi.

Dubito che andasse in spiaggia col colletto da sacerdote o in altro modo riconoscibile come tale, né quello è il suo paese quindi nessuno può riconoscerlo, quindi fin qui è uno come gli altri.

E invece il sacerdote di 69 anni, celebrante in una parrocchia del Padovano e in vacanza sul lago di Garda, indossava perizoma azzardati. Troppo appariscenti.

Saranno fattacci suoi, o no? Al massimo sarà richiamato dal vescovo ma non è che stava dicendo la messa in quello stato, eh…

Ma fin qui, si trattava di una scelta personale ancorché di dubbio gusto.

Quindi perché riportarla? Sembra un modo di descrivere negativamente una persona ancor prima di descrivere il motivo per cui è stato scritto l'articolo.

Ma giovedì scorso, il prete è andato oltre a quella che poteva sembrare un’innocua forma di esibizionismo

"Sembrare"…?

e ha iniziato a toccarsi, ignudo, davanti a un bimbetto che era entrato in acqua per fare il bagno.

Descritta la scena del delitto.

Un uomo sulla spiaggia che si denuda e si masturba, casualmente dopo che è entrato un bambino in acqua.

Un bambino che entra in acqua (e quindi non sta guardando l'uomo visto che l'uomo è sulla spiaggia e il bambino in acqua). Che è quindi difficile credere stesse guardando lui e quindi si fosse accorto della cosa. Ma questo l'articolo non ve lo dice.

La spiaggia poi doveva essere chiaramente completamente deserta visto che
altrimenti come fai a dimostrare che stesse guardando il bambino e non
la biondona che era entrata in acqua 3 metri più in là?

Il tutto in spiaggia, senza alcun ritegno.

Adesso dice che l'uomo era ancora in spiaggia quando si è masturbato…

Una pratica interrotta solo perché sono intervenuti immediatamente il papà del piccolo e i gestori del lido.

Sei giorni dopo, cioè ieri, la denuncia davanti ai carabinieri di Caprino per atti osceni in luogo pubblico.

I fatti. Il sacerdote a Torri era arrivato nella seconda settimana di luglio – un periodo caratterizzato dal caldo soffocante anche sul lago del Garda – e fin dal primo giorno in spiaggia lo avevano notato per via di quei costumini solitamente indossati in altre età e da persone con particolare prestanza fisica. Sta di fatto che comunque lui, a un passo dai settant’anni, in spiaggia ci andava così, con quel costume succinto. Notato lo avevano notato tutti, magari lo tenevano anche d’occhio sta di fatto che giovedì scorso, nel tardo pomeriggio, mentre era sulla spiaggia aveva insistentemente osservato un bambino straniero, olandese per l’esattezza. Guardato con insistenza e poi quando il bimbetto è andato a fare il bagno, sotto gli occhi dei genitori, lui, il sacerdote, non ha resistito: si è denudato, è entrato in acqua e ha iniziato a toccarsi senza alcun ritegno,

… Adesso invece si è masturbato in acqua. Le idee del giornalista (ma lo sarà davvero o si sarà comprato l'esame da giornalista con la bustarella?) sono tutt'altro che chiare.

E soprattutto, come è possibile notare cosa stesse facendo l'uomo visto che era in acqua? L'ha visto un sub? E' stata esaminata l'acqua e confrontato il liquido seminale (sempre che fosse arrivato all'orgasmo e sempre che fosse talmente limpida da trovarlo… cosa impossibile in Italia) con il DNA dell'uomo? Il solo fatto di muovere le mani in quella zona del corpo non significa un bel niente: se invece di masturbarsi si stesse massaggiando le gambe per un crampo o per un granchio o altro tipo di animale che l'ha pizzicato? Chi l'ha visto quest'uomo? Il bambino no, perché gli dava le spalle. I bagnanti neanche, perché l'uomo era in acqua. Chi l'ha visto? BOH

Davanti a tutti ma soprattutto davanti a quel bimbo. Senza alcun freno, nonostante la presenza di altra gente in spiaggia, la pratica è stata interrotta dall’intervento del padre del bambino e dei gestori del lido. Ora la denuncia ma non è escluso che la magistratura possa contestargli un addebito più pesante.

E che altro c'è da contestare visto che lui il bambino neanche l'ha sfiorato?

E’ già avvenuto, infatti, durante un processo celebrato davanti al collegio Bertezzolo che il pm, richiamando un recente orientamento della Corte di Cassazione secondo cui la violenza sessuale non consiste solo nella costrizione fisica a compiere o a subire un atto ma si integra anche con la sorpresa, contestò a un uomo la violenza su minore perchè la vittima si trovò a subire una situazione che non si sarebbe mai aspettata.

Il bambino NON POTEVA VEDERE L'UOMO. E se così non è, allora dovete riscrivere l'articolo da zero.

Ecco un primo esempio di giornalismo-spazzatura. E purtroppo non sarà l'unico.

3 Replies to “Quando i giornalisti non sanno scrivere, quello che i giornalisti non dicono – 1° puntata”

  1. Scusa la mia pignoleria, ma non ho trovato la citazione, cioè: quale giornale ha pubblicato l’articolo, la data di pubblicazione, il nome o lo pseudonimo del giornalista.
    P.S. = concordo con te sul “giornalismo-spazzatura” e aggiungo che: i) molti blogger scrivono meglio e con più “buon senso” (chiamiamolo così) dei giornalisti;
    ii) i padroni dei giornali sono gli inserzionisti pubblicitari (ma non solo, purtroppo);
    iii) manca nella collettività un po’ di senso critico.

    Complimenti per questa rubrica, molto interessante e – ma non so se è un complimento – esilerante.
    A presto

  2. 1) Sono convinta che un prete che abbia un minimo di buon senso (e buongusto) non metterebbe mai un perizoma.
    2) il prete poteva essere in acqua fino al ginocchio, lasciando visibili i genitali
    3) se l’hanno denunciato un motivo ci sarà…
    4) Ma lei….perchè vuole difendere questo prete?

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